Importato dall'antica Thailandia (Siam) in Giappone all'inizio del XVII secolo, si sviluppò come uccello da combattimento dal coraggio e dalla ferocia senza pari, il suo nome "Shamo" significa in giapponese semplicemente “combattente”, è un uccello di origine malesioide (uccello corridore), specie con caratteristiche ben definite.
Unico nella forma, ha portamento eretto e provocatorio, l'espressione da predatore e carattere da combattente uniti ad una potente struttura ossea con muscolatura forte, molto pesante, e una straordinaria capacità di combattimento, si contraddistingue dalle altre razze e fa sì che sia considerato “un’opera d'arte vivente".
Il combattente Shamo è una razza che piace molto per le forme senza mezzi termini e dal coraggio ostinato. È molto diffuso in tutto il Giappone, dove è usato principalmente per il combattimento, considerato sport popolare. I combattimenti fra galli hanno contribuito a diffondere nei vari continenti polli originari del sud-est asiatico e anche da noi vi è una discreta presenza almeno delle razze più note, come il Malese, uno dei più antichi e conosciuti combattenti che ci siano, o come il Combattente Venezuelano, considerato dalle buone capacità “agonistiche”. Ma il re dei combattenti è sicuramente lo Shamo, una vera macchina da guerra, originario della Thailandia: si tratta infatti del più possente pollo da combattimento che esista al mondo. Unisce in un solo animale tante caratteristiche, come l' aggressività, la forza, l'eleganza, la velocità, il coraggio, l’irruenza. Questo atteggiamento si nota solo in fase di combattimento, in quanto, una volta espletato il suo compito, diventa l’animale più buono e socievole del mondo. Badate bene che queste sono doti veramente poco comuni nel mondo dei galli. Il combattente Shamo possiede la calma dei forti, di chi sa di essere superiore ai suoi rivali e per questo dimostra sempre un certo distacco “sociale” verso i suoi simili, il distacco del re.
Lo Shamo è apprezzato ed allevato anche in Italia anche se per scopi puramente sportivi legali che si differenziano da quelli di tipo orientale. Il combattimento fra galli infatti in Italia è proibito.
L'obiettivo dell'allevatore consiste nel ricercare la purezza, le caratteristiche di combattività presenti in origine, l'incremento della razza, e non ultima la tutela.
L'Italia, “Cenerentola” dell’avicoltura europea, ha contribuito e dato impulso alla trattativa avviata nel 2001 tra appunto Italia, Inghilterra e Olanda per determinare i pesi delle due categorie O-Shamo e Chu-Shamo, che furono accettati all’unanimità il 3 Marzo a Viersen (Germania) dal Comitato AGS, durante l'annuale meeting.
Le razze da combattimento.
La categoria dei polli da combattimento spicca per la varietà cromatica, per le differenze di forma e portamento, che a volte viene definito "stazione". Tuttavia una cosa condividono: originariamente questi esemplari erano selezionati per la loro combattività e per il desiderio di ingaggiare prolungate lotte tra di loro.
Tale inclinazione risale a tempi remoti: l'uomo cova dalla preistoria l'impulso di veder scagliarsi l’uno contro l'altro gli animali, forse per mancanza di divertimenti.
Nei paesi occidentali, il combattimento tra polli viene ritenuto crudele, e pertanto tali azioni sono perlopiù proibite per legge.
In Gran Bretagna, dove la lotta tra animali è stata a lungo popolare, il divieto risale al 1849.
Tuttavia in molti paesi asiatici è ancora accettato come passatempo legittimo, facendo parte dello stile di vita, a volte perfino di un'antica cultura.
Tanto per essere chiari, numerose razze di polli che ammiriamo nelle fiere europee hanno un'origine asiatica.
Ogni nazione e addirittura ogni regione hanno il loro stile di combattimento preferito. A decidere il risultato non è sempre la morte di uno dei galli impegnati (combattimento letale): molte razze vengono gettate nell'agone finché non emerge un chiaro vincitore, dopodiché i contendenti vengono separati.
I vari tipi di combattimento hanno prodotto una gran varietà di razze come ad esempio lo Shamo. I criteri principali di selezione sono la forza, lo stile di combattimento e la determinazione a lottare e stare al gioco.
Prima che entrino nel recinto di combattimento, gli animali devono essere adulti, o avere almeno un anno e mezzo. Naturalmente in precedenza sono accuditi e ben addestrati, così che quando arriva il momento di combattere saranno in ottime condizioni fisiche.
Le caratteristiche principali dei polli di queste razze sono: una stazione fiera e spesso eretta, i muscoli duri e molto sviluppati, le spalle ampie e alte, con ali dai muscoli gagliardi, il piumaggio serrato, moderatamente sviluppato. Quest'ultimo tratto rappresenta un gran vantaggio durante il combattimento perchè offre meno appigli all'avversario. La durezza delle piume è evidente nella maggior parte delle razze e si manifesta in uno sterno implume. Anche le penne ornamentali di collo e sella sono più corte rispetto al pollo di campagna, di solito solo una parte del collo è coperta da piume.
Inoltre è importante che siano ben protette le zone vulnerabili. Ciò appare soprattutto dalle sviluppatissime pieghe cutanee della testa, così che gli occhi, sotto le sopracciglia, risultano ottimamente difesi. Abitualmente la cresta è molto piccola e posta molto in avanti.
Anche i bargigli sono ridotti, sempre per offrire meno presa all'avversario.
Il becco, che nella lotta è un’arma assai importante, è corto e possente.
Il carattere è una qualità preminente, mentre colori e motivi delle piume sono d’importanza secondaria.
Agli appassionati piace soprattutto l'atteggiamento feroce e spesso scaltro, persino provocatorio, di questa categoria di polli. Se pensate di allevare una razza da combattimento, non dovrete mai scordarlo: sia i galli che le galline hanno uno spirito combattivo, che mostrano soprattutto quando si tratta di far rispettare l'ordine sociale (di beccata), in compenso vi è il vantaggio che la maggioranza di queste razze sono estremamente addomesticabili e fiduciose nei confronti di chi le accudisce.